La ricerca della fede

Ci ho pensato parecchio prima di aprire questo topic, cerco di trovare le parole e vado.

Da tanto tempo sento di essere alla ricerca di qualcosa, ma senza sapere esattamente cosa. Ormai da un paio d'anni, a intervalli decisamente poco regolare, ho avuto delle fasi di avvicinamento alla religione cristiana seguiti poi da un nuovo allontanamento verso l'ateismo, in cui però continuavo sempre a sentire questa "mancanza" di non si sa cosa. Ho ripreso la psicoterapia, che mi ha aiutata tantissimo ad avvicinarmi a un certo equilibrio psicologico, ma quel qualcosa continuava a mancare sempre e comunque. Di recente, tramite i social, ho scoperto che un mio vecchio compagno di università ha iniziato a pubblicare dei podcast di apologetica cattolica e ho iniziato ad ascoltarli per curiosità: che bello rendersi conto che credere non significa avere le risposte sempre pronte ma continuare sempre a farsi domande! Che piacere questa continua messa in discussione di tutto per trovare sempre il punto fermo di tutto, che è Cristo!

Ho ancora tanta strada da fare e tante domande che mi tormentano, perché sono una persona profondamente razionale e non riesco proprio a capacitarmi di alcune cose: come può un uomo essere nato da una donna vergine? Se è successo veramente qual era il suo DNA? Perché Maria dovrebbe essere rimasta vergine a vita? Spero di aver bestemmiato con queste domande, ma sono i dubbi che mi attanagliano ogni giorno. In realtà ci sarebbe tanto da scrivere, ma se avessi aspettato la situazione giusta in cui mettere insieme tutto non l'avrei mai fatto. Grazie a chi si vorrà confrontare con me.

Che bello, Mulan!
Sono tanto felice per te di vederti in cammino, è un forte segno di vitalità interiore e spirituale!

Voglio onorare questa tua affermazione che ha tutto di divino!

Che piacere questa continua messa in discussione di tutto per trovare sempre il punto fermo di tutto, che è Cristo!

Quando si riconosce che Cristo è tutto, la strada è aperta e illuminata, non solo anche quando non si "capisce", ma soprattutto quando non si "capisce" e prima di poter capire! Nel libro di Giovanni, dice infatti Cristo a Tommaso (quando torna sulla Terra per 40 giorni dopo la Resurrezione) che sono beati (makarios) coloro che NON hanno bisogno di capire per credere. Ed è vero! Però poi gli mostra le mani ferite dalla croce, riconoscendo con compassione che alcuni umani, limitati dalla loro umanità in quanto tali, hanno bisogno di usare la loro mente umana in dotazione per poter interagire efficacemente con la realtà

Io come te invece ho avuto bisogno di un lungo percorso per capire, verificare, far quadrare il cerchio prima di potermi affidare (pisteusin, da pistis,  fare affidamento, la parola per "credere" nel NT, da cui deriva "credenti" - infatti gli "uomini di poca fede" sono oligopistis, un termine apposito con cui Cristo "infama" i suoi discepoli a volte )

Il mio approdo, lo premetto, è stato piuttosto individuale in tutti i sensi, sono arrivata da me a conclusioni che ho scoperto già esistere ma solo dopo e che non sono ampiamente condivise (o neanche note, in realtà). Mi riferisco alla teoria paleoastronautica di cui parla Biglino in Italia, un ebraista biblico, che riprende una teoria generata intorno agli anni 60 - lui la impugna come strumento per "svuotare" la fede e invece a me l'ha riempita senza entrare nel merito, ti dico che questa teoria spiega perfettamente da un punto di vista scientifico i vari "miracoli", "segni" e fenomeni non spiegabili dalla fisica o dalla biologia come noi le conosciamo oggi (anche perché vari segni, come voci che uscivano dal cielo e tutti potevano sentire erano, secondo la storia biblica, molto più all'ordine del giorno rispetto a noi e anche per questo ci paiono "leggende"). La chiave è nella parola Elohim (Dio nella Bibbia, che è un plurale )

Invece per quanto riguarda il tema di Maria e la sua verginità: non sarebbe allineato con le Scritture ritenere che Maria abbia conservato la sua verginità, in quanto è riportato a più tratti che Maria e Giuseppe dopo la nascita di Gesù hanno proseguito il loro matrimonio come una normale coppia ebraica ed avuto molti altri figli dopo Gesù. I suoi fratelli sono citati nei Vangeli (per lo più per la loro scarsissima fede in lui, trattandolo come un visionario).

L'immacolata concezione è un punto di controversia nella fede cattolica rispetto alle altre denominazioni.
Infatti, mentre nella tradizione cristiana l'immacolata concezione si riferisce al concepimento di Gesù al di fuori di un rapporto sessuale umano, nella dottrina cattolica questo si è per qualche motivo spostato ed esteso all'idea che Maria stessa fosse nata "priva di peccato", quindi per estensione "rimasta pura a vita". Il problema che si nota subito è chiaramente relativo al concetto di peccato (e purtroppo è anche alla radice dell'idea distorta che l'atto sessuale sia impuro sempre, in quanto tale, perché risalendo al contrario come i salmoni sarebbe il motivo per cui Maria avrebbe potuto concepire solo "immacolatamente", per non essere toccata dall'"impurità" del rapporto sessuale, considerato evidentemente troppo di bassa lega per generare il nostro Salvatore - tutto errato, purtroppo - infatti Maria era perfettamente umana, ha avuto altri figli in modo naturale ed è poi morta così come è nata).

Il peccato biblico è molto specifico da Genesi in poi (è la nostra mortalità e tutto ciò che ne consegue e che può condurre ad atti contro Dio), ma la cultura medievale latina ha apportato sistematiche distorsioni a tutti i concetti correlati al peccato, inteso come atti malvagi compiuti e purtroppo molto spesso anche con l'idea di un'impurità (non meglio specificata) nata da Adamo ed Eva - quando è la mortalità che abbiamo ereditato da Adamo ed Eva. Distorsioni affini si applicano a macchia d'olio ai concetti di punizione e restituzione, debito, ecc. Ma tornando alle origini, tutto diventa super chiaro andando al Greco (e all'Ebraico), lingua originale dei vangeli

Grazie mille per i chiarimenti Jessica, è un piacere condividere i miei dubbi e il mio percorso con chi riesce a capire emotivamente e spiritualmente.

So che alcuni temi e dogmi distinguono la Chiesa cattolica da quelle protestanti, e questo è un aspetto che devo approfondire perché non so bene come identificarmi in questa fase...ammetto che non so nemmeno dire se posso definirmi o no cristiana, considerando tutti i miei dubbi.

Se non sono indiscreta, posso chiederti quali fonti ti sono state di supporto nel tuo percorso?

mulan ha scritto:ammetto che non so nemmeno dire se posso definirmi o no cristiana, considerando tutti i miei dubbi.

Ti puoi definire Cristiana se credi in Cristo e hai un impegno a seguirlo nel suo messaggio  
Ti vorrai identificare come Cristiana in un momento che sarà molto personale. Non c'è un modo solo per arrivare a Cristo e nessun Cristiano ugualmente può dirsi "arrivato": quella con Cristo non è una meta, ma una relazione, che evolve costantemente nel tempo e che non è affatto minata dalle tue domande, ma anzi, è rinforzata dalla tua voglia di conoscerlo sempre meglio!

mulan ha scritto:Se non sono indiscreta, posso chiederti quali fonti ti sono state di supporto nel tuo percorso?

Te le cito tutte, non si sa mai quale può essere utile per conoscere il  messaggio di Cristo ci sono tante strade: le Scritture sono estremamente importanti, ma per me ad esempio sono arrivate molto dopo. Io mi considero follemente fortunata perché Cristo mi si è parato davanti ed all'improvviso sapevo cosa significava, perché dava le ultime, finali risposte al cammino faticoso su cui mi trovavo da anni ("perché gli umani compiono il male?" dove non era riuscita ad arrivare la biologia, la psicologia, la criminologia, nessuna delle nostre "scienze"). E da lì poi la gioia pura e immensa di trovare quello che avevo capito continuatamente confermato, soprattutto nella teologia e nelle Scritture (di cui non sapevo assolutamente nulla prima), ma anche nelle esperienze delle persone, nel guardarmi attorno con occhi nuovi.

I primissimi passi da baby Christian li ho compiuti sempre grazie a Dio, ma attraverso l'intervento di un pastore, Mark Ballenger, che ha un canale YouTube focalizzato soprattutto sulle relazioni sentimentali, come trovare un fidanzato, ecc. perché Dio mi ha prima di tutto richiamato a sé attraverso la purità sessuale, quindi era normale che il mio percorso avesse come primo interesse la prospettiva delle relazioni. Adoro i suoi contenuti oltre che la sua presenza, perché non manca di inserire supporto biblico per ogni pensiero che espone, in maniera estremamente semplice e diretta, nulla di complicato. Per me è stata la prima esposizione alle Scritture, a "macchia di leopardo", ed è stato incredibilmente utile, proprio come se Dio ad ogni passo mi fornisse esattamente quello che avevo bisogno di sapere.

(Lunga parentesi: anche per questo so nel mio cuore che quando un ateo dice "ho letto la Bibbia dall'inizio alla fine" è il nemico che parla! E come fugge quando lo respingi...! Perché la Bibbia non è fatta per essere letta in tale ordine :) Ma il nemico incoraggia il legalismo, perché è una visione sterile, attaccata alle regole fine a se stesse, che allontana da Dio, che è regola in quanto Verità. Il legalismo è un atteggiamento che spinge a concepire la vita spirituale come basata su "leggi" o norme, esattamente come facevano i Farisei. Questo è spesso associato all'uso della parola religione(dal latino re-ligio, legare insieme), quindi non solo congregare, raggruppare una comunità, ma anche legare alla divinità in un senso schiavistico, esattamente come avviene nei riti pagani. Il legalismo è avere una serie di regole che dettano il giusto comportamento, anziché un rapporto autentico con il sacro e con la verità. Teologia, invece, dal grecò theos, divinità + logos è una parola interessantissima che non vuol dire solo parola o studio, come siamo abituati a pensare - es. psicologia, lo studio della psiche- ma significa anche parola pronunciata in quanto comando e quindi invito alla relazione - questo torna centrale nei Vangeli, soprattutto Giovanni 1:1 che è lo specchio di Genesi 1:1). Per questo rigetto l'uso della parola religione o religioso, a favore di teologia :) vedi esempio molto popolare "la mia religione mi vieta..." Questo è un atteggiamento legalistico, di schiavitù ed inconsapevolezza, sebbene a volte provenga dalla umile volontà di obbedire Dio, ma distorta dalle leggi degli uomini che vogliono imporre come servire Dio. Quindi se la "religione vieta", un vero rapporto con Dio invece non può vietarci nulla perché è Dio che dona il libero arbitrio e saremo noi che compieremo le nostre libere scelte. Quindi se faccio o non faccio per motivi spirituali, non sarà per divieto come un bambino monello, ma perché sono figlia di Dio e Lui mi guida verso ciò che so e riconosco essere buono, perché conosco Lui :) )

Digressioni a parte, un'altra fonte nello stesso momento sono stati Paul & Morgan Olliges su YouTube, una giovane coppia cristiana statunitense che si becca un sacco di haters online ovviamente, ma hanno avuto una solida base teologica in gioventù e hanno avuto le loro personali esperienze di conferma della loro fede - e questo soprattutto insieme rende il loro messaggio molto utile per chi cerca risonanza e comunità - però anche loro focalizzati sui temi di coppia (ora sono sposati e hanno due figli) prima e su temi sociali poi (e li sono condivisibili o meno).

Un'altra fonte molto speciale per me è il pastore John Piper (calvinista), che risponde nel podcast Desiring God sempre su YouTube (e blog). Le sue risposte sono sempre molto affascinanti, molto logico e chiaro, parla al cuore. Non ha una bellissima fama nelle sue comunità, però teologicamente l'ho trovato una buona guida!

Altra "fonte" ancora, era un ragazzo ateo che ho seguito per un po' (Jimmy Snow, Mr. Atheist), mi interessavano le sue obiezioni alla Cristianità (è un ex-mormone vittima di trauma religioso) perché mi erano utili per identificare le falle nella sua teologia :)

A livello di "fonti", cioè tutto quanto proveniva da altri umani e non direttamente dal rapporto con Cristo, direi che sono state queste. Solo più avanti ho intrapreso lo studio delle Scritture, partendo da Genesi e poi andando ai Vangeli, ho finito Giovanni (delizioso) e ora sono dentro Matteo e non mi passa piùùùù hahaha

Mauro Biglino l'ho trovato quando ancora ero nel passaggio tra la chiamata di Cristo ed il momento in cui sono riuscita ad identificarmi come Cristiana (il nemico le tenterà tutte per non farti pronunciare le parole stesse! Conosco bene quella resistenza). Non mi sono soffermata molto, perché una volta capito che qualcuno già era arrivato alla mia stessa conclusione e aveva trovato supporto nelle Scritture che spiegava tutto, per me era sufficiente. Non ho trovato grandi moli di dati sulla teoria paleoastronautica, solo quei pochi,essenziali riferimenti ad Elohim, i Nephilim, il libro di Enoch, la storia umana prima del diluvio universale. Sono storie essenziali per capire l'evoluzione dell'uomo secondo un punto di vista che coniuga biologia, storia e mitologia ed hanno concordanza con altre parti della Bibbia (ad Genesi 2:1, che riprende Genesi 1:1 e aggiunge che furono creati "gli eserciti", che in greco è la stessa parola per "costellazioni"). Lo dico senza giri di parole, la teoria paleoastronautica illustra che Dio sono "alieni" e al tempo stesso la nostra forza vitale, e che la guerra è tra eserciti. Tutti richiami che tornano appunto nella Bibbia e spiegano la guerra spirituale tra Dio ed il nemico, già vinta da Cristo, l'ingegneria genetica alla base della creazione dell'uomo e del concepimento di Cristo e molto altro che nelle comuni interpretazioni della Bibbia viene glissato o spiegato in maniere alternative, ma distorte, perché non generano lo stesso livello di coerenza e infatti poi "non tornano", come i fatti su cui stai riflettendo. La Trinità stessa, concetto volutamente cattolico che però non compare mai nella Bibbia, è spiegata perfettamente nell'ottica degli eserciti: Dio è Uno (un esercito, ma plurale, Elohim, il singolare sarebbe Eloha in ebraico) e Dio e Cristo sono lo stesso (esercito, ma non persona! Infatti Cristo c'è morto affermando di essere il figlio di Dio, e non Dio!). Una volta superato l'impatto, in ogni caso scopri che la Bibbia è piena zeppa di "magia" e sovrannaturale, quindi dopo un po' non sembra più affatto incredibile

Ogni percorso comunque è pienamente individuale ti incoraggio a capire cosa serve a te per sentire di fare passi avanti nella tua relazione con Cristo puoi pregare per chiedere a Dio tramite Cristo di indicarti dove andare come prossima tappa!

Voglio precisare che nonostante io prenda le distanze dal cattolicesimo per una vasta serie di motivi, la dottrina a cui personalmente aderisco non è condivisa dai Protestanti necessariamente (e anzi, mai trovato nessuno nella mia stessa intersezione perché i paleoastronautici tipicamente non sono Cristiani ). Lo specifico perché non vorrei dare una falsa rappresentazione. Io mi identifico come Protestante perché credo in tutti gli aspetti chiave che lo differenziano dal Cattolicesimo, a partire da quelli storico-politici (infatti scherzando dico sempre che ero Protestante molto prima di essere Cristiana, realizzato a 17 anni studiando il libro di storia e la riforma luterana ).

Poi io mi faccio prendere dall'entusiasmo e parlo tutto il giorno, ma spero di non aver sovraccaricato o confuso!

Grazie mille Jessica, veramente tanto.

Io ho iniziato ad avvicinarmi tramite il cattolicesimo ma non escludo nulla, visto che alcune cose non mi tornano e mi sento più vicina alle Chiese di impronta luterana-valdess. Insomma, è un percorso tutto da definire!

Se non vado OT (in caso dirottami pure dove ritieni opportuno): se non aderisci a nessuna confessione particolare come ti comporti rispetto al culto festivo?

Molto lieta, figurati!

Mi riconosco nella dottrina Protestante però non ho una denominazione specifica (non-denominational) e più che altro non appartengo al momento ad una Chiesa locale per una serie di motivi, tra cui la mancanza di Chiese Protestanti intorno a me. Spero di aver compreso la domanda, comunque per quanto riguarda la partecipazione al culto (inteso come messe), non sussiste un obbligo biblico di prendervi parte; è però auspicabile biblicamente far parte di una comunità, anche in cui mettersi a servizio, affinché il cammino possa essere condiviso e sostenuto reciprocamente dagli altri fedeli. Non sono obblighi biblici comunque neanche le celebrazioni delle festività Il Catechismo della Chiesa cattolica, invece, pone un "obbligo di frequenza" del culto domenicale e festivo.

Tutto chiaro, è davvero interessante questa cosa, ero convinta che anche per altre confessioni vi fosse questo precetto.

Mi fa molto piacere avere qualcuno con cui confrontarmi su questo tema , purtroppo non conosco nessuno che sta intraprendendo o ha intrapreso il mio stesso percorso

Anche per me è stato solitario, ed è uno dei motivi per cui ho voluto aprire la sezione
Mi fa piacere condividere e non esitare per qualsiasi domanda o riflessione ti passi per la mente!

Come vedi, c'è tanto da decostruire di "infiltrato" dal Cattolicesimo. E il Cattolicesimo ha la sua dottrina, se viene rispettata con coerenza, trovo che ognuno semplicemente stia provando a fare del suo meglio per seguire Cristo. Il problema è quando concetti puramente cattolici sono attribuiti al Cristianesimo intero. La soluzione, fortunatamente, è nella Bibbia

In USA stanno chiamando "deconstructing" il processo di analisi critica dei concetti imparati in chiesa, spesso sin da piccoli, e presi per verità, che poi si scoprono non essere veritieri e anche la base per pericolosi pregiudizi (tipo la posizione dei Cristiani rispetto alla comunità LGBT). Questo per dire che le infiltrazioni si ritrovano anche in denominazioni che culturalmente, geograficamente o storicamente non avrebbero nulla a che fare con il cattolicesimo. Ma purtroppo conosciamo il potere storico del Vaticano...

Mi viene l'esempio di questo dialogo in The Big Bang Theory, quando Sheldon ed Amy si conoscono per la prima volta (la premessa è che entrambi sono atei "in quanto" scienziati):

Amy: I'm here because my mother and I have agreed that I will date at least once a year.
Sheldon: Interesting. My mother and I have the same agreement about church.
Amy: I don't object to the concept of a deity, I'm just baffled by the notion of one that takes attendance.
Sheldon: Well, then you might want to steer away from East Texas.

La madre di Sheldon è dipinta come una bigotta super-religiosa della Bible Belt, di cui l'East Texas fa parte, dove il Cattolicesimo non ha grande rappresentazione, eppure tanti concetti sono stati assorbiti per osmosi lo stesso anche dalle confessioni Protestanti.

E' un tasto su cui spingo perché intorno ai 17-18 anni è stata una collezione di ostacoli da cui mi sono lasciata deviare. Sentivo "La Chiesa dice che..." e non mettevo neanche in dubbio che fosse vero, pensavo "se la gente lo dice, ci sarà un motivo". E invece alla fine era praticamente cultura pop!